La Fondazione Loris ha realizzato, nel 2019, un lift per Paola che le permette l’accesso a tutti i piani della sua casa;
e nel 2020 ha erogato un aiuto per l’acquisto di un veicolo.

Ecco una foto della prima salita con il lift.

La nuova apparecchiatura Viktor 16 “insegna” al cervello a muovere i muscoli. Un’opportunità irrepetibile per chi soffre di lesione del sistema nervoso centrale e periferico.

Il veicolo è stato consegnato a gennaio 2019.
Presente alla consegna Edy, per la Fondazione Loris Marco Togni e Marco Guidotti.

Ecco una foto del momento della consegna.
La Fondazione Loris ha erogato un aiuto di CHF 10-15’000.00.– per l’acquisto del nuovo veicolo.

Il veicolo è stato consegnato il sabato prima di Natale 2018.
Presente alla consegna Laura, per la Fondazione Loris Marco, Giorgio e Silvano.

Ecco una foto del momento della consegna.

Kirian è il nome di un asteroide. Per la sua mamma è simbolo di vigore e resistenza. Nel mese di ottobre 2014 2 “padrini” della Fondazione hanno fatto visita alla signora Sonia Moron di Sementina ed in particolare al figlio Kirian, colpito da una malattia rarissima (mutazione genetica) Kirian oggi ha quasi 4 anni, non cammina e la sua malattia gli provoca diverse crisi epilettiche al giorno.

L’evoluzione della malattia non è ancora ben conosciuta. Ci sono comunque delle speranze, date dai riscontri che la mamma (tramite social network) ottiene da altre famiglie in Europa e oltre oceano. Una delle necessità della famiglia (Sonia si è recentemente sposata con Patrick) riguarda gli spostamenti: il bimbo si trova su di una sedia a rotelle e non è facilmente trasportabile. La Fondazione ha dunque deciso di acquistare per i suoi genitori un veicolo specialmente attrezzato con pedana e sicurezze, in modo da poter viaggiare in tranquillità con Kirian.

Il 16 luglio 2015 la simpatica e toccante cerimonia di consegna del veicolo, presenti la mamma Sonia, il marito Patrick, il rappresentante del garage fornitore Alessandro Karpf ed il presidente della Fondazione Fondo Loris Marco Guidotti.

Noemi è una ragazza solare di 18 anni, abita a Giubiasco in casa dei genitori e con una sorella. Noemi è affetta da una encefalopatia progressiva e da una forma di tetraparesi spastica.
Nel mese di gennaio 2015 si è sottoposta ad un riuscito intervento alla colonna vertebrale. Le trasferte per la terapia necessaria al recupero sono complesse, anche perché la famiglia non dispose ancora di un veicolo specialmente attrezzato.

Per questo la FFL ha donato a Noemi una speciale bicicletta per la mobilizzazione di braccia e gambe, che può usare tranquillamente a casa propria.
Da qualche mese Noemi lavora nel laboratorio protetto di Solduno, dove si reca grazie all’aiuto dei volontari della Croce Rossa.

Nella foto: la consegna del veicolo ad opera di un esperto della RollStar di Sementina.

Un ragazzo molto simpatico ed aperto al contatto è costretto sulla sedia a rotelle dai primi anni della nascita ed è seguito dalla FFL da diverso tempo. Molteplici sono state le prestazioni offerte a Marco e, indirettamente, ai suoi genitori. Possiamo annoverare tra questi: un’importante partecipazione alla realizzazione di una pedana idraulica speciale per il veicolo particolarmente attrezzato per il suo trasporto, un sollevatore per persona, una speciale bicicletta (MotoMed) per l’attivazione degli arti inferiori e superiori. Regolari sono i contatti con Marco e la sua famiglia. Marco frequenta attualmente con successo la prima liceo a Locarno sulla base di uno speciale accordo concluso con il DECS e l’Ufficio AI.

Uno dei (purtroppo) pochi casi dislocati nel sottoceneri e, fino ad oggi, seguiti dalla fondazione. A Stéphan, la FFL ha donato dei mezzi ausiliari particolari necessari per alleviare le sue pene quotidiane. Speriamo che, in un futuro prossimo, giungano alla FFL altre richieste di aiuto provenienti dal Sottoceneri.

Nel corso del 2005, i genitori di Giovanni e lui stesso, affetto da una grave invalidità permanente che l’ha costretto da anni sulla sedia a rotelle, venivano invitati a partecipare alla cerimonia di consegna di un veicolo attrezzato con una speciale pedana d’accesso. Grande è stata la gioia legata questo evento con la soddisfazione per quanto la FFL ha saputo realizzare a favore di un giovane delle Tre Valli.

Loris Rodoni “è semplicemente” la Fondazione Loris. Dal giorno del suo tragico incidente, nel 1989, culmine di una spensierata giornata di bagni al fiume, tipica di molti ragazzini; sono trascorsi molti anni, ma per i fondatori del “Fondo Loris” quegli anni sono stati permeati da passione e solidarietà. In pieno accordo con la famiglia, rimasta unita attorno al ragazzo allora quattordicenne, per iniziativa di alcuni membri del Lions Club Alto Ticino e del Kiwanis Club Bellinzona e Valli, il 5 febbraio 1991 nasceva per l’appunto un gruppo di sostegno al ragazzo ed alla sua famiglia, confrontata con bisogni ed esigenze totalmente nuove.

La Svizzera è un paese generoso ed organizzato, ma anche parecchio schematico e rigido nel dispensare aiuti alle persone in difficoltà. Nella nicchia lasciata libera dagli apparati statali, si è inserito il Fondo Loris, che ha messo a disposizione di Loris un primo veicolo attrezzato per permettergli gli spostamenti fino alla “Valascia” ed al “Vallone”, dove Loris poteva dedicarsi ad una delle sue passioni, il giornalismo. Per questioni di spazio è impossibile elencare tutto quanto fatto da Loris in collaborazione con la sua famiglia ed il Fondo Loris.

Travolti da un sano entusiasmo, i membri del Fondo hanno iniziato ad ampliare l’orizzonte degli aiuti, consapevoli delle necessità di molte persone più sfortunate. Si sono così cercate e trovate nuove persone da aiutare, con le esigenze ed i bisogni più disparati. Il “vecchio” Fondo Loris, con l’ampliamento della casistica, non era più in grado di gestire in modo adeguato le nuove situazioni. Nacque così, nel mese di luglio dell’anno 2000, la “Fondazione Fondo Loris”, caratterizzata da una gestione più manageriale ma soprattutto con una struttura giuridica più delineata e maggiormente rispondente ai moderni criteri di conduzione, alla luce poi delle ingenti somme che, grazie all’impegno dei membri, vengono raccolte e gestite durante l’anno.

Poi Loris ci lasciò, in un freddo giorno di ottobre dell’anno 2004. La sua morte, invece di fiaccare le energie e le volontà della Fondazione, è stata presa a stimolo per ulteriormente incrementare le attività. Oggi come oggi seguiamo una mezza dozzina di casi, proponendo aiuti nelle forme più disparate.

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    Partendo dal sostegno iniziale a Loris e alla sua famiglia, mettendo a loro disposizione un veicolo attrezzato con la finalità di facilitargli gli spostamenti, la fondazione ha continuato a dedicare la propria attenzione a persone bisognose o disabili.

    Negli anni ha incrementato il proprio operato con ulteriori progetti riuscendo ad aiutare Giovanni, Stéphane, Marco, Noemi, Kirian, Laura ed Edy.

    La fondazione è pronta ad assumere nuovi casi, e si è attivata con un raggio d’azione circoscritto al cantone Ticino. Accedendo al sito nella sezione progetti, chiunque può segnalare casi di persone bisognose.